After the church bells tolled, after the minute of silence at 4:58 p.m., the moment the car bomb exploded twenty-five years before, the assassinated Judge Paolo Borsellino's brother read the names of the victims: Paolo Borsellino Agostino Catalano Emanuela Loi Walter Eddiee Cosina Claudio Traina
Solo per dovere di cronaca. Manca un agente di scorta... riassumo...
Le vittime della strage di via Mariano D'Amelio 19 sono così come trascritte in ordine logico sulla lapide vicino all'albero di ulivo: Paolo Emanuele Borsellino Agostino Catalano Claudio Traina Emanuela Loi Walter Eddiee Cosina Vincenzo Traina
Le iniziali dei nomi formano la parola P.A.C.E. con doppio segno di vittoria con W.V.
Le sagome al minuto di silenzio si affacciano al balcone di Rita Borsellino, sorella del Giudice assassinato, per ricordarci che la loro memoria è parte ormai di noi stessi. Che di fronte la morte siamo tutti uguali e ci si chiama per nome e senza titoli istituzionali, così come trascritto sulla lapide. Le sagome ci ricordano... ci devono ricordare che i nostri concittadini ci chiedono ancora una volta Verità e Giustizia e ci invitano a non mollare malgrado tutti i depistaggi a oggi operati. Le sagome ci invitano a continuare a credere... a credere negli uomini e nelle donne che sono capaci di fare grande questo nostro paese, da Palermo, alla Sicilia, all'Italia, all'Europa... al mondo intero...
Un mondo diverso è possibile, ma occorre sacrificio e determinazione nell'affrontare il nostro destino.
Quest'anno ho voluto omaggiare la città al ricordo fisico delle sagome di APolo Borsellino e dei suoi agenti di scorta. Le nuove generazioni pensano che Giovanni (Falcone) e Paolo (Borsellino) siano una sola persona. Fanno confusione e li chiamano indifferentemente "Falcone e Borsellino" a prescindere se si ricorda il 23 maggio (strage di capaci) o il 19 luglio (strage di via d'Amelio).
Ho voluto farli camminare per la città posizionandoli in diversi punti come Piazza Massimo, la fermata dell'autobus in via libertà e così via per vedere la reazione della gente.
Molti li hanno riconosciuti... e il mio plauso va ai turisti, molto attenti alle vicende della nostra città... Meno i concittadini. Però è confortante quando dopo essersi chiesto chi raffigurassero quelle sagome, una volta riconosciute è stato grandissimo il loro riconoscimento al loro operato... qualcuno ha anche pianto... Qui l'amara conferma ai miei dubbi: Palermo vuole tornare a vivere libera, ma la Mala-Politica ingorda di voti e connivenza vuole continuare a tenerci soppressi e bisognosi al clientelismo...